Il MUST DELLA GESTIONE DEL TEMPO

Siamo arrivati all’apice della nostra attività quotidiana: l’ansia.
 

L’ansia è una nostra nemica, #sapevatelo!

 
L’ansia da prestazione fa gestire davvero male il tempo, perché spesso, ad esempio, pur di tentare una vendita, sprechiamo tempo prezioso dietro un potenziale cliente che non comprerà mai da noi. Ma noi ci accaniamo e… poi ce ne andiamo in panico perché “abbiamo perso tempo”, non abbiamo ottenuto il nostro risultato stimato e la giornata va nel verso sbagliato.
 

NON È UNA GIORNATA SBAGLIATA, È SOLO CON TANTI “NO” CHE RIUSCIAMO A CRESCERE E CAPIRE COSA FARE PER MIGLIORARE LE NOSTRE AZIONI.

 
Quando entrai in Banca come promotore, stavo facendo il corso di acquisizione a Pomezia, ci stavano spiegando tante cose “teoriche” su quello che sarebbe stato il nostro lavoro futuro con i clienti, cosa fare cosa aspettarci e poi… d’improvviso, si aprì la porta e un manager ci fece andare in un’altra stanza dove c’era una diretta: un aereo aveva appena abbattuto una torre a New York.
 
Tutti in quella stanza pensammo che “quello” sarebbe stato il peggior momento per andare da “amici, parenti, sconosciuti” a chiedere soldi per investirli; eravamo davvero amareggiati prima cosa per l’attentato e poi per l’inizio del nostro nuovo mondo lavorativo che, “sempre secondo noi”, sarebbe partito malissimo.
 
Il nostro istruttore se ne accorse e, attraverso una serie di domande, ci fece capire che, invece, in ogni “crisi” c’è una vera “opportunità”, bisogna solo saperla cogliere.
 
Non riuscivamo ancora a capirlo, ma tutti noi, nei mesi successivi, vedevamo i nostri portafogli crescere crescere crescere senza fare nulla: il tempo aveva dato ragione a dinamiche sconosciute che, al contrario, loro sapevano benissimo.
 

Ecco perché, dobbiamo sempre rispettare il tempo, capire le sue dinamiche e cercare, per quanto sia difficile, di non sprecarlo.

 
All’inizio vi consiglio di impostare tante sveglie al vostro telefonino e, ad ogni sveglia, mettere un nome:
  1. copy per…,
  2. pausa,
  3. telefonare a…,
  4. studiare…,
  5. andare a visitare il cliente…,
  6. ora di pranzo,
  7. ora di cena,
  8. calcetto,
  9. famiglia,
  10. palestra,
  11. conservatorio,
  12. fidanzato/a (già, perché vostra figlia/o si fidanzerà e dovrete accompagnarla dal fidanzato/a!),
  13. tv…,
  14. musica…
così da separare i vari momenti della giornata insieme alla magica agenda 2022 che, di sicuro, già avrete comprato e iniziato a colorare!
 
Una cosa che faccio e che mi aiuta tantissimo è prendermi mezz’ora per programmare la giornata di “domani”, non con i colori, ma con le cose che, magari, sono rimaste in sospeso il giorno prima ed inserirle nelle cose da fare il giorno dopo, quindi, se serve, ripianificare la giornata a seconda delle cose da fare.
 
È un po’ come mettere il focus sul domani e visualizzarlo in anteprima la sera precedente. Questa è una tecnica che uso dal 2001, da quando facevo il promotore finanziario.
 
Un’altra cosa molto importante è la preparazione dell’appuntamento del giorno dopo: se ho programmato 2, 3, 6 visite, devo essere pronto su tutto, non possiamo dire LE STESSE COSE A TUTTI, i nostri potenziali clienti non sono tutti uguali e, quindi, dobbiamo capire cosa possiamo chiedere loro preventivamente per analizzare la loro situazione per poi andare dritti al punto e chiudere nei tempi da noi previsti: ricordiamoci “NON DOBBIAMO SPRECARE IL NOSTRO TEMPO!”.
 
Tutto deve essere previsto: anche un’obiezione e dobbiamo saper rispondere per tempo per non sforare con la nostra agenda: ecco perché la colorazione NON è facile da fare. Ci sono troppe incognite che devono essere valutate e, se non si ha la mente allenata, diventa davvero difficile non cadere nell’ansia!
 

Ricordatevi sempre che la nostra produttività deriva da una semplice divisione: risultati raggiunti e ore necessarie per raggiungerli. Più risultati otteniamo in poco tempo e più siamo performanti.

 
Ma non abbiate fretta, tempo al tempo, ognuno ha i suoi tempi e le cose verranno (sempre se abbiamo acceso il focus davvero sui nostri obiettivi! Vi annoierò con questa frase…).
 

UN’ALTRA “REGOLA NON SCRITTA MIA” È LA FORZATURA: MI SPIEGO MEGLIO.

 
Quando abbiamo un grande obiettivo, riusciamo a superare ogni ostacolo per raggiungerlo, ecco perché quando si “immagina visivamente” di fare una cosa, la programmazione diventa un DEVO FARE QUELLA COSA.
 

Avete presente quando a scuola ci spiegano il significato del “must” in inglese?

 
Ecco, io avevo una grande professoressa al liceo che ce lo ha spiegato anche dal punto di vista di “vita quotidiana” e, il suo insegnamento, mi è davvero servito per molte cose che ho fatto poi nel mio lavoro. Il “devo” diventa una ragione di vita, come se fosse un obiettivo nell’obiettivo e si va a collocare sulla categoria “A” dell’inizio di questo testo: attività importante e urgente.
 
Questo mi ha aiutato molto nella gestione dei miei clienti perché, essendo di diverse “categorie”, dovevo riuscire a capire tanto di loro prima di poter dare “loro” il mio supporto.
Ho dovuto pianificare degli incontri per capire “cosa facessero”, “come lo facessero”, “a chi volevano rivolgersi” eccetera, e questo ha comportato una colorazione dell’agenda in giallo per molte ore, ore in cui osservavo semplicemente come lavoravano i miei clienti, come si ponevano nei confronti delle persone, come vendevano, come “sorridevano”, ovvero tutte le sfumature a cui, poi, dovevo dare spazio magari sul sito, sul blog, sui social…

è stato un lavoro da “A” o da “B” secondo voi?

 
Ricordatevi sempre che il boscaiolo prima di tagliare l’albero deve (must) affilare la sua ascia, altrimenti, con un’ascia non affilata a dovere, rischia di PERDERE TEMPO allontanandosi dai suoi buoni propositi della mattina (se non la conoscete, posso riscrivervela…).
 
Per me sono di categoria “A” e nulla mi ha permesso di entrare in empatia con il cliente come l’aver speso del tempo nella sua attività. Naturalmente questo tempo deve essere prima pianificato, si deve essere consapevoli di “dedicare” 3 ore per fare, apparentemente, nulla. Ma, nel frattempo, in quelle 3 ore, prendere appunti, scattare qualche foto, fare qualche video, dare qualche consiglio, fare molte domande sul perché quella cosa la fa in quel modo: insomma, informarsi per poi passare all’azione.
 
Avete capito, spero, che avere una “lista di cosa da fare” senza però avere una preparazione adeguata non serve poi a molto.
 
Molti mi chiedono “Antonio, io scrivo sempre le cose da fare, ma puntualmente qualcosa mi sfugge!”.
 
Tranquilli, è normale, accade anche a me e accadrà sempre, ma possiamo migliorare la percentuale di cose “non fatte”, attraverso una pianificazione certosina a step.
  • Oggi che obiettivo mi voglio porre?
  • Che azioni devo fare?
  • Quanto tempo mi portano via le varie azioni? (abbonda sempre di almeno mezz’ora, gli imprevisti sono dietro l’angolo)
 
La risposta a queste domande, deve (torna sempre il MUST) essere più specifica possibile: impiega tempo a programmare, non fa nulla, ma programma bene! Non lasciare nulla al caso e, se riesci, prova a prenderti un giorno della settimana per creare la tua agenda perfetta.
 
Quando lavoravo in banca, il lunedì mattina facevamo formazione: analisi delle novità, dei potenziali problemi che potevano sorgere, delle soluzioni, delle opportunità… e, nel pomeriggio, dalle 15:00 a sera (non avevo un orario), chiamavo le persone, agenda alla mano, e fissavo gli appuntamenti: coloravo la mia agenzia prima con il rosso, così già sapevo quando “io” non ero disponibile per l’incontro così, poi, davo loro 2 alternative: martedì ore 17 oppure giovedì ore 10?
 

Perché la doppia alternativa con orari diversi?

 
Perché, statisticamente, una persona potrebbe essere occupata di mattina e libera di pomeriggio e viceversa, potrebbe essere libera un giorno e occupata in un altro. Quindi, se non era lui o lei a darmi un giorno e l’ora, dovevo per forza dargli l’opportunità di scelta. Così, a fine serata, sapevo già cosa fare fino a sabato.
 
Ricordatevi sempre una cosa: prima si programma la propria vita familiare e di svago poi di lavoro e sapete perché? Perché se il nostro obiettivo è troppo forte, rischiamo di dimenticarci dei figli, dei mariti, delle mogli, dei genitori, dei nonni, degli amici e poi usciamo dal mondo per lavorare.
 
Essere focalizzati è un dono, non lo metto in dubbio, ma la mente non deve pensarci h24 altrimenti, poi,
  • non riesce a trovare le soluzioni per eventuali problemi,
  • non riesce a scrivere un copy perché non sa da dove partire,
  • non riesce a resettare la parola business nemmeno per un minuto e le cose ovvie non si riescono più a gestire bene.
 

Il cervello ha bisogno di una pausa: ricordatevelo!!!

 
Naturalmente c’è anche il rovescio della medaglia: non saper dire di “no” alle potenziali distrazioni.
Ammettiamolo (mi ci metto anche io), quante volte al giorno… uhm… all’ora guardiamo il cellulare per vedere se “qualcuno ci ha chiamato, ci ha scritto sui social, ci ha mandato una mail…”?
Le statistiche ci dicono che stiamo più di 3 ore al giorno a fare questo gesto “involontario” (oramai è una routine), ossia 3 ore di perdita di tempo prezioso per il nostro business che, se sei coscienzioso, dovrai recuperare magari nel weekend…
 

Che fare?

 
Ecco, il che fare è uno dei “must” che ho dovuto prendere in considerazione molte volte nella mia attività ed è anche l’argomento che ho voluto regalarvi nel prossimo articolo insieme ad altre cosette pratiche che la gestione del “mio” tempo mi ha permesso di creare, modellare e adattare alla vita quotidiana.
 
Allora ci vediamo presto, mi raccomando!!!
 

P.S. Sapete giocare a Tetris?

Ecco, questa è una delle ultime chicche che vi darò venerdì perché fa davvero scopa con la gestione del tempo questo meraviglioso gioco che potrebbe aiutarti a far decollare il tuo business…

Per approfondire, scrivimi in privato!