Tipologia e Gerarchia delle pagine
Le pagine che compongono un e-commerce possono essere suddivise in diversi tipi, legati alla funzione che la pagina ricoprirà sul sito e successivamente suddivise ulteriormente a livello gerarchico.
Mappare a livello logico la struttura e la gerarchia delle pagine che saranno presenti sul sito è il primo step per la progettazione vera e propria del sito. In termini di design, questo processo è chiamato “Architettura delle informazioni” ed è parte integrante del design dell’esperienza utente (UX Design).
Pagine di servizio
Tipicamente nel primo livello delle pagine cosiddette di “servizio” troviamo:
- Homepage
- Contatti
- Azienda
- Domande Frequenti
- Termini e Condizioni
- Politica di Privacy
Ognuna di queste pagine ricopre una funzione specifica, fornendo un “servizio” per l’utente del sito. In casi specifici può essere possibile accorpare due o più pagine se il loro contenuto è breve e se la cosa ha senso in termini di semplificazione all’accesso delle informazioni. Ad esempio, se non abbiamo molto testo che descrive l’azienda, le informazioni delle pagine “azienda” e “contatti” possono essere unite in un’unica pagina.
Pagine di archivio
Un’altra tipologia di pagina è rappresentata dai cosiddetti “archivi”. Un archivio rappresenta una collezione di elementi raggruppati per tipologia o categoria. Ad esempio, le pagine di categoria rappresentano un archivio di prodotti, anche la pagina “negozio” è considerata un archivio, poiché raggruppa tutti i nostri prodotti presenti nel nostro catalogo. Un altro tipo di archivio comune a molti siti è la pagina “blog” e tutte le varie categorie che contiene.
Landing pages e Conversion pages
Landing pages
Con il termine landing page si intende generalmente una pagina dedicata specificatamente ad un prodotto o ad una categoria di prodotti, il proposito principale di queste pagine è quello di informare ed educare l’utente, guidandolo nel processo di acquisto, fornendo tutte le informazioni necessarie per determinare se il prodotto che stiamo pubblicizzando sia veramente ciò che l’utente cerca e come il prodotto risponde ad uno o più problemi specifici che l’utente può avere. In questo senso è necessario tenere ben presente qual è lo stadio del processo di acquisto in cui si trova il nostro cliente, quali sono le informazioni e le domande che il cliente può avere, cercando di rispondere in maniera esaustiva e fornendo esempi di utilizzo basati su user-cases specifici. Una buona landing page non dovrebbe esortare all’acquisto e quindi non dovrebbe contenere call to actions atti alla conversione immediata (messaggi come “compra ora”…) invece, dovrebbe contenere informazioni esaustive e mettere l’utente in condizione di decidere autonomamente circa la desiderabilità del prodotto in questione.
Conversion pages
Al contrario le pagine di conversione, dette conversion pages, sono pagine altamente ottimizzate in termini di messaggi e struttura della pagina. Queste pagine sono ingegnerizzate per favorire l’acquisto, eliminare incertezze ed obiezioni che l’utente possa avere. Generalmente per ottenere la vendita (conversione) questo tipo di pagina esorta vivamente all’acquisto con call-to-actions diretti facendo leva a livello emozionale sugli utenti. Una semplice tecnica “emozionale” può essere basata sulla scarsità, un messaggio chiaro che esorta ad approfittare subito dell’offerta in corso con una determinata scadenza, oppure presentando all’utente una disponibilità ridotta, es: “solo 100 pezzi disponibili!…”
Funnel minimo
Landing pages e Conversion pages insieme con il Carrello ed il Checkout rappresentano il minimo funnel (percorso) di acquisto per la maggior parte degli e-commerce. Uno dei segreti del successo dei più famosi e-commerce è quello di tracciare tutte le azioni che avvengono su queste pagine e continuamente adattarne ed ottimizzarne il contenuto, i messaggi e la struttura al fine di ottenere il maggior numero di vendite possibile.
Più avanti nel corso tratteremo l’argomento “Funnel” nello specifico andando a guardare da vicino i vari componenti, la loro funzione e le tecniche per tracciare ed ottimizzare i vari step. Per ora vi basta tenere presente l’esistenza di queste pagine, la loro funzione ed il fatto che il percorso di acquisto dovrà necessariamente passare da qui.
Altre componenti
I pezzi che compongono un e-commerce sono moltissimi e variano a seconda della tipologia di prodotti offerti, dai bisogni dell’utenza nella specifica nicchia di mercato e sono anche legati al tipo di tecnologia utilizzata. In questo capitolo andiamo a trattare brevemente alcuni componenti che sono comuni per quasi tutti i siti indifferentemente dalle caratteristiche citate sopra.
Menù di navigazione
Ogni sito che si rispetti deve avere un menù di navigazione principale, regolarmente il menù si trova nella parte superiore delle pagine, chiamata “header”, dovrebbe essere sempre fisso, non scomparire quando l’utente scrolla la pagina e dare facilmente accesso alle varie sezioni del sito. Un e-commerce contenente diverse categorie di prodotto dovrebbe presentare il primo livello di categoria come navigazione principale e magari un link al carrello, lasciando le pagine di servizio e vari links come numero di telefono, indirizzo email e profili social, in un menù secondario generalmente meno prominente, situato al di sopra del menù di navigazione principale. In questo menù secondario possono essere ospitati anche i link di login/logout e registrazione che l’utente può utilizzare per accedere al proprio account per controllare le proprie informazioni come l’indirizzo di spedizione, lo stato degli ordini, le fatture emesse etc… È importante considerare che oggi la maggior parte delle visite avviene tramite dispositivi mobili (circa l’80% delle visite) questo significa che lo spazio riservato al menù principale è di solito molto esiguo. Per ovviare a questo negli ultimi anni si è sviluppata l’abitudine di “chiudere” tutti i link all’interno del cosiddetto “hamburger menù”, questa scelta dovrebbe tenere presente la difficoltà di accesso e navigazione. Un buon “mobile header” dovrebbe considerare quali sono le categorie ed i link di maggiore utilizzo ed estrarli dal menu chiuso, lasciandoli in evidenza per una migliore fruizione da parte dell’utenza.
Barra laterale
La barra laterale è una sezione delle pagine di archivio di un e-commerce, generalmente rappresenta un terzo della larghezza del layout e contiene tutti filtri disponibili come ad esempio il range di prezzo desiderato (min/max) ed i vari attributi globali, cioè comuni a tutti i prodotti in una determinata categoria e le recensioni degli utenti. È sempre buona pratica ripetere un menù di navigazione delle varie categorie e sottocategorie così come informazioni circa i prodotti presenti nel carrello ed anche i prodotti visualizzati di recente. La barra laterale è un componente del sito “desktop” cioè del sito visualizzato su computer da tavolo o portatili, mentre nella versione mobile del sito di solito viene presentata orizzontalmente al di sopra dell’elenco (loop) dei prodotti visualizzati. Un altro tipo di informazione che può essere inserita in una barra laterale sono le “call-to-actions”, messaggi diretti che esortano ad un’azione particolare così come form per la registrazione per newsletters e account dell’utente.
Footer
Opposto all’header, il footer rappresenta la parte terminale delle pagine del sito. Proprio come l’header, contiene dei menù di navigazione di pagine di servizio e categorie di prodotto ma può anche contenere elementi della sidebar come il carrello ed i prodotti visualizzati di recente. Tutti gli elementi del footer, chiamati “widgets” sono divisi in colonne. Una buona pratica è quella di includere come prima widget a sinistra del footer, le informazioni della società ed il logo, mentre nell’ultima colonna a destra troviamo solitamente il carrello, seguito o preceduto dai loghi dei metodi di pagamento accettati, es: loghi delle carte di credito, PayPal o altri processori di pagamenti. Un’altra buona pratica è quella di includere in una sezione sottostante il footer i cosiddetti “credits”. In questa sezione dovrebbero essere presenti link alle pagine di termini e condizioni, politica di privacy e una mappa del sito navigabile oltre che l’indicazione del copyright per i testi e media presenti sul sito.