Parto da un concetto elementare: abbiamo tutti lo stesso tempo, ovvero 24 ore, secondo più secondo meno. Eppure c’è chi lo utilizza al massimo e chi lo utilizza meno bene.
Perché accade questo?
Di perché potrei elencarne a decine, ma voglio concentrarmi su un aspetto più pratico che rimanere sempre nell’astratto e dirvi cosa faccio io per ottimizzare il mio tempo ogni benedetto giorno.Mi sveglio alle… no no scherzavo… non fino a questo livello di profondità, ma ci arriveremo con un po’ di pratica.
Partiamo con macro aree e qualche domanda.
La giornata si deve, per forza di cose, dividere in 4 parti:
- 1. riposo
- 2. lavoro
- 3. mangiare
- 4. famiglia e tempo libero
Ma prima di addentrarci un pizzico di teoria ci vuole, altrimenti non possiamo pretendere di applicare tutto quello che poi vi dirò.
TUTTI DOVREMMO SAPER CLASSIFICARE IL NOSTRO TEMPO.
Lo so che sembra una parola brutta, ma fidatevi, classificando i vari momenti della giornata potremo arrivare a fare il nostro salto di qualità. Classificando le nostre azioni, possiamo davvero capire “come impieghiamo il nostro tempo” o potremmo capire se siamo focalizzati davvero sui nostri obiettivi oppure se possiamo modificare qualcosa e rendere più profittevole.A questo ci pensa un processo che prende il nome di “tracciamento del tempo”, ovvero suddividere le attività proprio per tipologia e di dettagliare il più possibile le cose da fare in quel preciso arco temporale (ecco, il primo concetto fondamentale è questo: arco temporale, ossia, abbiamo sì 24 ore, ma non possiamo svolgere una nostra attività in 24 ore, ma dobbiamo stabilire, a priori, il tempo che dobbiamo dedicarle per svolgerla.
P.S. se non siamo disposti a fare questo, è inutile proseguire la lettura!
Torniamo alla classificazione, possiamo prendere in prestito le prime 3 lettere dell’alfabeto per dire che questa attività è:
A: importante ed urgente
B: importante, ma non urgente
C: non è né importante e né urgente
Da qui parte il primo inghippo: come faccio a dire che quell’attività va nella A, nella B o nella C?
Qui scatta la famosa legge di Pareto che dovreste stampare e appendere all’armadio del vostro studio: è possibile ottenere l’80% del risultato con il 20% dello sforzo.
Capite bene che se inserite nella A le attività che possono farvi raggiungere lo scopo, la vostra vita potrebbe cambiare radicalmente in poco tempo. Già, in poco tempo, perché le cattive abitudini sono quelle che ci fanno sempre postergare le cose da fare e che ci fanno perdere il tempo prezioso per arrivare al nostro obiettivo.
Ricordatevi: il nostro obiettivo è la cosa che ci deve far alzare la mattina e ci deve far andare a dormire soddisfatti la sera perché “ci abbiamo provato costantemente tutto il giorno”.
Se non siamo disposti a fare tutto ciò che è in nostro potere per arrivare al nostro obiettivo, ti ripeto, non continuare a leggere, perderesti tempo prezioso.
Scommetto che dopo pranzo vi verrebbe voglia di dormire e che, invece, non lo fate, vero?
Ma non lo fate perché “qualcuno” vi ha detto che il riposo dopo pranzo non è un toccasana e che è deleterio e bla bla bla… caxxate!
Il nostro corpo ha bisogno di pause per ricaricarsi.
Noi siamo come un cellulare: arrivato ad una certa percentuale lo dobbiamo ricaricare, altrimenti non possiamo fare tutte le cose per cui l’abbiamo comprato: es. fare un video con il 10% di batteria con la luce accesa è impossibile.
Ed ecco che la scienza ci viene in aiuto e ci dice che dovremmo lavorare 25 minuti e riposarci 5. Lo so, è una cosa quasi impossibile da fare, ma se sei un vero imprenditore o vuoi diventarlo, queste dinamiche le devi assolutamente conoscere e cercare di applicare. Magari non ogni 25 minuti, ma una pausa è davvero fondamentale per rigenerare l’attenzione sulle cose da fare.
Per te, quindi, quali possono essere le attività URGENTI? E quali le attività importanti ma non urgenti?
Secondo “gli altri”, le urgenti sono, ad esempio, le telefonate, le mail, un copy per un post magari sui social che deve essere fatto nell’immediato… Importanti, invece, sono quelle che “potrebbero” aspettare, perché la loro efficacia è più lontana nel tempo e possono essere rimandate come ad esempio, pensare ad una strategia nuova, oppure fare un corso per migliorare se stessi, eccetera.
Tu che ne pensi? Hai mai pensato a queste due distinzioni tra le azioni oppure la tua giornata tipo era “come capita capita”?
Se questa prima parte ti è piaciuta, ti ha dato degli spunti o, al contrario, non ti ha arricchito, fammelo sapere, conoscere cosa ne pensi è importante per me.
Ci vediamo in questi giorni con la seconda parte del viaggio nella “Gestione del Tempo” e partiremo proprio dal “sonno”. Già, capire come dormire e come sfruttare al meglio questo tempo, potrebbe aiutarti a caricare le tue batterie al massimo e non avere limitazioni nel “fare” le cose programmate.
P.S. procurati un’agenda 2022, un colore rosso, un colore giallo, un colore verde… saranno i tuoi alleati più cari per i prossimi 365 giorni…